100 anni di GLRT, tra lavoro e amicizia!
07 febbraio 2020

Sono entrato in GLRT nel 2009, proprio quando Walter Gianora ha preso le redini del Partito da Giovanni Merlini. Da allora è passata parecchia acqua sotto i ponti, sia a livello personale che a livello di movimento giovanile.
Dal 2009 ad oggi sono successe tante cose: abbiamo perso un Consigliere di Stato, Rocco Cattaneo ha preso il testimone da Walter Gianora per passarlo, successivamente, a Bixio Caprara, siamo andati vicino al raddoppio in Governo nel 2015 e ora stiamo di nuovo affrontando un momento tanto delicato quanto importante.
Il fil rouge di tutti questi anni è che GLRT c’è sempre stato con il suo entusiasmo e le sue idee. Grazie ai Presidenti che mi hanno preceduto e a chi è arrivato dopo, abbiamo saputo dare energia al Partito con la spensieratezza che caratterizza la gioventù. Abbiamo parlato di temi e abbiamo fatto discutere: tante di queste idee sono poi diventate proposte in Parlamento, grazie anche al sostegno della popolazione. Penso all’iniziativa “Le pacche sulle spalle non bastano” del 2010 ancora oggi ferma (sic!) in Gran Consiglio (Nicola Pini Presidente), alla petizione in favore del raddoppio del San Gottardo del 2011 (Manuel Borla Presidente), al referendum contro l’aumento delle tasse di circolazione del 2014 (Fabio Käppeli Presidente), alla mozione per anticipare l’insegnamento del tedesco del 2017 di Alessandra Gianella e Fabio Käppeli (sotto la mia Presidenza) e alla petizione in sostegno alla citata mozione del 2018.
À coté di queste (e tante altre) attività politiche, GLRT (ergo, i tanti giovani liberali radicali che frequentano il movimento) ha saputo anche creare un gruppo di amici che si sono ritrovati anche fuori dalle sale di riunioni: la filosofia di amicizia&lavoro ha reso forte GLRT. Questo spirito di camerateria ha di riflesso facilitato i momenti di lavoro, anche se, ovviamente e naturalmente, non sono mancati i momenti di scontro politico, ma questo fa parte del gioco.
Guardando al futuro, le sfide sono tante e l’eredità è importante. Ci sono alcuni temi sul tavolo che i “nuovi” GLR dovranno difendere e portare avanti e c’è un passato - di persone, di idee, di metodo e di valori - che va salvaguardato dalle sfide della società dei millenials. E l’unico modo che vedo per preservare questo patrimonio che i Presidenti e i membri di GLR che sono venuti prima di noi ci hanno lasciato, è continuare a discutere dei temi e delle idee che caratterizzano la nostra generazione (come la digitalizzazione, le sfide dell’AVS e del mondo del lavoro) ma in amicizia e con la spensieratezza che caratterizza, da sempre, i giovani liberali radicali. Ciò farà sì, ma non ho dubbi, che GLR rimarrà ancora per tanto tempo il primo movimento giovanile ticinese.
Grazie GLRT, ma il meglio deve ancora venire!
Alessandro Spano, già Presidente di GLRT